Per il Natale 2019 abbiamo deciso di partecipare all'iniziativa di Treedom,
una piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online,
adottando un albero di caffè in Nepal.
Seguite con noi la sua crescita
e la storia del contadino che si occuperà di lui.
IL NOSTRO ALBERO
IN NEPAL
#LETSGREENTHEPLANET
DESCRIZIONE
Il Caffè, dai cui semi si ricava l'omonima bevanda, appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. Sebbene ne esistano oltre 100 specie, come ci confermano gli scaffali dei supermercati, le più diffuse sono l'arabica e la robusta.
Il caffè rappresenta un'importante fonte di reddito per le comunità locali.
Nome
Caffé
Per gli amici
Geo4Map
Nome scientifico
Cofea Arabica
Data di nascita
19/12/2018
Paese
Nepal
Luogo di nascita
Dhulikhel
Residenza
Saramthali
SIGNIFICATO
ENERGIA: La caffeina è il più famose tra gli energizzanti naturali.
CO2
Piantando questo albero assorbiremo 55 kg di CO2, quanta ne produce in media una persona in 4 giorni.
USI LOCALI
Medicina
Le foglie, le radici, la corteccia e/o i frutti vengono usati nella medicina tradizionale.
Consumo e vendita
I frutti, i semi e/o le foglie vengono mangiati dalle famiglie dei contadini o venduti nei mercati locali.
La nostra piantadi caffè nel vivaio in Nepal | Lo so, sonoancora piccoletto ma la natura ha i suoi tempi | Pronti?Ecco le prime bacche |
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La leggenda che racconta la scoperta del caffè è davvero singolare,
procuratevi una tazzina bollente e iniziamo.
Il protagonista è Kaldi giovane pastorello figlio di un uomo anziano e saggio che viveva nella regione di Kaffa, nell’Etiopia Meridionale. Kaldi si svegliava tutti i giorni all’alba, puliva casa, aiutava il padre e al sorgere del sole portava le capre al pascolo. Amava sedersi sotto l’ombra degli alberi, suonare il flauto e spesso cadeva in un sonno profondo. Un giorno Kaldi, svegliatosi da uno dei suoi rigeneranti pisolini vide saltare, correre e quasi danzare una delle sue caprette. La capra era piena di energia e lui era convinto che stesse ancora sognando. Il giorno seguente decise di non fare il suo solito riposino e seguì la capra fino ad un albero con bacche verdi e rosse, la capra golosa se le mangiava in quantità, iniziando di nuovo a saltare euforica. Il pastore raccolse le bacche e le portò ad un monastero vicino. I monaci ne fecero un infuso e dopo averlo assaggiato costatarono che tale bevanda riusciva a tenerli svegli durante le veglie di preghiera. Quella bevanda, che è oggi il nostro amato Caffè, venne chiamata “qahwah”, che significa ciò che stimola.